Preziosi consigli sulla scelta dell’attrezzatura per il kitesurf – Le tre soluzioni per chi ha appena terminato il corso base
Attrezzatura kitesurf, quale scegliere?
Il kitesurf è uno sport relativamente recente, proprio per questo i materiali necessari per la sua pratica sono in continuo divenire.
Nel panorama internazionale, sono diversi i brand che investono molte delle loro risorse in ricerca e sviluppo, per rendere questo sport sempre più divertente e al contempo sicuro, con materiali sempre più resistenti e performanti, oltre che specifici per ogni disciplina.
Imparare il kitesurf vuol dire intraprendere un percorso, che al contrario di quello che si potrebbe pensare, non si esaurisce con il completamento di un corso base di kitesurf, anzi, è proprio da qui che comincia.
Pensare di diventare kiterIl termine kiter identifica lo sportivo che pratica la disciplina sportiva del kitesurf. La definizione "kiter" non specifica la specialità del praticante (freestyle, wave, race, big air, hydrofoil) ma solo... da autodidatta o con l’aiuto di qualche amico che non sia un istruttore qualificato, presenta grandi rischi per se stessi e per gli altri.
Il kitesurf è si uno sport molto divertente e adatto a tutti, ma senza le dovute conoscenze può diventare molto pericoloso, non a caso è inserito tra gli sport estremi.
Durante il corso base di kitesurf ogni allievo entra in contatto con i materiali ed attrezzatura forniti dalla scuola.
Questi materiali possono variare per brand, modelli, misure a seconda del marchio che sponsorizza la scuola, ma normalmente vengono scelti per agevolare l’apprendimento degli allievi.


La scelta dell’attrezzatura per il kitesurf appena terminato il corso
Finito il corso, il kiter neofita dovrà scegliere la propria attrezzatura, per iniziare a praticare questo sport senza più dipendere da quella della scuola.
Dovrà orientarsi nel mondo eterogeneo di marchi, tipologie di vele e di tavole, scegliere se investire su del materiale nuovo o se convergere su dell’usato.
Nuovo o usato?
Il dilemma di molto allievi appena finito il corso è proprio questo: spendere di più per un’attrezzatura nuova senza ancora sapere con quanta dedizione si praticherà questo sport o accontentarsi di un usato?
E per l’usato, sceglierne uno più recente con dei costi sicuramente maggiori e più vicini ai materiali nuovi, oppure spendere il minimo indispensabile per kite e tavola datati?
Le opzioni a disposizione per una persona che ha appena concluso il corso base di kitesurf sono proprio:
- Nuovo
- Usato buono
- Usato molto usato
In questo articolo, quando parliamo di materiale ci riferiamo nello specifico alla scelta del kite, della barra
Ma lo stesso discorso in termini di comfort e sicurezza può essere applicato anche alla scelta del trapezio
I trapezi di ultima generazione sono sicuramente più sicuri, ergonomici, sostengono maggiormente la schiena e sono costruiti con i materiali migliori.
1) Attrezzatura per il kitesurf nuova – come e perché sceglierla


Decidere di comprare del materiale nuovo, significa investire delle risorse economiche sicuramente maggiori, che però possono essere ammortizzate nel tempo.
Un kite nuovo, chiaramente anche in base all’uso che se ne fa, può durare anni e può essere rivenduto con estrema facilità nel giro del breve termine.
Si può beneficiare della garanzia, solitamente di 1 o 2 anni a seconda della casa madre e sicuramente vanta materiali di ultima generazione e tutte le migliorie in termini di performance e sicurezza.
La stessa cosa vale per la barra.


Montare una barra usata su un kite nuovo rischia di vanificare o quanto meno ridurre le eccellenze prestazionali di un kite nuovo.
Le tavole, invece, sono soggette sicuramente a meno usura, una tavola può davvero durare per la vita.
Bisogna però dire che giurare amore eterno ad una twintip
Inoltre, una tavola scelta per un principiante avrà delle caratteristiche comunque diverse da quella adatta ad un kiter più esperto.
Quindi non è da escludere un cambio di tavola durante il percorso di un kiter, non tanto per l’usura quanto per aumentare il livello prestazionale.
Investire di più significa non doversi preoccupare di nulla, nessuna valvola che si scolli al secondo gonfiaggio, nessun kite che perda inspiegabilmente pressione né tessuti che si lacerano al primo impatto.
Significa avere una barra settata al punto giusto e linee non stirate.
Significa avere una tavola con materiali recenti e ultraleggeri che facilitano la navigazione.
I “pacchetti scuola”


È possibili acquistare presso i rivenditori dei pacchetti “entry level” composti da kite, barra e tavola, pensati proprio per chi si avvicina a questo sport per la prima volta, con una selezione di materiali che potranno agevolare l’apprendimento del neofita.
Solitamente questi pacchetti completi costano un buon 25-30 percento in meno rispetto alla stessa attrezzatura presa singolarmente.
… E se il materiale nuovo non mi interessa?
Appena finito un corso, però, l’allievo non sa ancora quanto tempo ed energie dedicherà a questo sport, se sarà un vero appassionato che uscirà tutto l’anno, uno stagionale che praticherà il kitesurf solo nelle giornate della bella stagione o se abbandonerà alle prime difficoltà.
C’è inoltre anche la componente economica, non tutti possono permettersi lo stesso budget per l’attrezzatura.
Sicuramente c’è una soluzione per tutti, vediamo quindi le altre due possibilità.
2) Un buon usato come e perché sceglierlo


L’usato può essere distinto in buon usato e un usato molto usato.
Un buon usato si avvicina per certi versi di più al nuovo.
Bisogna ricordare che la vita di un kite è misurata in termini di ore di volo.
Vien da sé che un kite con un anno di vita dovrebbe avere meno uscite di un kite di 5-6 anni fa.
Certo, la differenza reale la farà comunque la dedizione a questo sport del precedente proprietario.
Ma non si tratta solo di questo, un kite vecchio di uno o due anni, ha sicuramente giovato almeno in parte, delle più recenti scoperte e innovazioni, che su uno sport così giovane come il kitesurf possono fare davvero la differenza.
Sarà quindi, per forza di cose, un kite più performante e moderno.
La stessa cosa vale per la barra.
La barra è soggetta a parecchie sollecitazioni, cadute brusche in mare agitato possono stirarne i cavi, aspetto questo che andrà sicuramente a ripercuotersi sulla capacità di volo del kite.
Avere una barra usata in buone condizioni, “trimmata” bene, vuol dire avere la garanzia di buone prestazioni anche con del materiale usato.
Diverso il discorso della tavola.
La tavola è soggetta sicuramente a meno usura.
Una tavola usata in buono stato potrà per lo più presentare qualche graffio sulla superficie inferiore.
Quello che farà la differenza con le tavole più recenti, saranno forme e materiali, pensati per agevolare la navigazione o i trick
Un usato buono, quindi può avvicinarsi davvero al nuovo e chiaramente questo è vero anche in termini di prezzo.
La differenza con il nuovo è di qualche centinaio di euro.
Può essere acquistato da privati o in un kite shop.
Diversi negozi che si occupano anche della vendita dell’usato, applicano una garanzia per il primo anno, nel caso di danni strutturali e non accidentali.
Questa soluzione, assolutamente da non sottovalutare, può essere dunque un buon compromesso per chi desideri avere una conferma di qualità sul prodotto acquistato seppur usato.
Un buon usato ha comunque una buona durata nel tempo.
3) Usato molto usato


In genere ci si orienta su questa terza categoria per tre ragioni.
La prima è prettamente economica.
Quando il budget è limitato, ma non si vuole rinunciare a praticare il kitesurf, questa opzione rappresenta comunque una soluzione.
La seconda è perché, proprio come detto all’inizio di questo articolo, imparare il kitesurf implica tante ore di esercitazione in acqua.
Questa parte del percorso inizia dopo la conclusione di un corso base di kitesurf.
La maggior parte degli allievi, alla fine del corso, sono curiosi e desiderosi di progredire, ma alcuni di loro hanno delle riserve.
Alcuni non sono sicuri di avere la tenacia e la costanza necessarie per la pratica di questo sport e decidono quindi di ridurre al minimo l’investimento iniziale.
Altri, sicuri di dedicarsi con grinta al kitesurf decidono comunque di spendere il minimo indispensabile perché preferiscono “maltrattare” per via dell’inesperienza un kite già datato e non proprio in buonissime condizioni che un kite nuovo.
In tutti e tre i casi, che sia per ragioni economiche, per insicurezza sul proprio futuro da kiter o per desiderio di concentrarsi più sull’apprendimento che non sulla tutela del materiale, ci sono delle considerazioni da fare.
Un materiale di 10 anni fa anche nuovo, non potrà garantire in nessun modo le prestazioni che hanno oggi le ali più recenti.
Vediamo il perché
L’attrezzatura odierna è pensata per agevolare sempre di più lo stile del kiter e l’apprendimento della disciplina sportiva del kitesurf.
Questo gap tra materiali di ultima generazione dispositivi meno recenti è chiaramente dovuto ad un’assenza di conoscenze, oggi acquisite grazie alla costante sperimentazione.
Se a questo sommiamo anche l’usura, è chiaro che man mano che si scende con il prezzo, si scende anche con il livello prestazionale dell’attrezzatura.
Questo non rende impossibile fare kite, ma di certo in parte limita le performance, poiché non permette di usufruire delle scoperte e dei materiali più recenti.
Un kite molto usato perde in struttura, il che lo rende meno responsivo e reattivo, con un rischio maggiore di stallo.
Sarà più soggetto a perdite di aria, microfori, esplosione dei bladder
Lo stesso discorso vale per la barra, così come già detto precedentemente.
Nell’attrezzatura molto usata, assicuratevi che i dispositivi di sicurezza funzionino perfettamente.
Stesso discorso per la barra, controllate che i cavi siano “trimmati” bene e siano in buone condizioni.
Per quanto riguarda la tavola, man mano che si va indietro nel tempo, ci si troverà davanti a modelli meno performanti, più pesanti o rigidi, ma comunque in grado di navigare.
In conclusione
Qualunque sia la scelta, tra nuovo, un buon usato o un usato datato, la scelta del materiale per un principiante deve avere alcune caratteristiche.
Il kite deve:
- potersi rialzare facilmente dall’ acqua, quindi sarà necessario ridurre la scelta tra le ali che possiedono un rilancio dall’acqua veloce anche nelle condizioni più difficili;
- avere un tiro morbido e costante. La scelta dovrebbe ricadere sui kite meno tecnici quali gli “entry level“o gli “all round“. Ci sono però dei kite specifici per alcune discipline che possiedono queste caratteristiche; un esempio su tutti i kite studiati per il wave riding.
Il kite


La scelta della misura dell’ala è determinata dall’altezza e dal peso del kiter oltre che dalle condizioni di vento abituali dello spot
Per un range di vento tra gli 12 e i 18 nodi, per la donna le misura consigliate sono la 9 o la 10 metri, per gli uomini la 11 o la 12 metri.
Nel caso di vento maggiore, si dovrà scendere con le misure.
La tavola


deve essere della misura giusta, questo è il requisito fondamentale.
I parametri per scegliere la giusta misura sono peso e altezza dell’acquirente.
Normalmente le misure adatte per una donna sono comprese tra 132 e 136 centimetri.
Quelle consigliate per gli uomini variano tra 136 e 142 centimetri.
Sono preferibili tavole non eccessivamente rigide, quelle “all round” rappresentano la soluzione migliore.
I tip non devono essere troppo squadrati.
Nella scelta della tavola la variabile determinante sarà anche il tipo di spot in cui si uscirà abitualmente.
In caso di lagune e condizioni di acqua piatta costante, anche una tavola che presenta una rigidità maggiore potrà essere usata senza grandi difficoltà da un principiante.


Un ultimo prezioso consiglio:
Nel caso di dubbi, chiedete al vostro istruttore o al vostro rivenditore di fiducia, sapranno consigliarvi nel modo migliore.
Attrezzatura kitesurf, quale scegliere?
PKR – Centro e scuola di kitesurf – Organizzazione di Kite Camp