Kitesurf a Boavista: Tutte le informazioni per organizzare una splendida vacanza dedicata al kite
Kitesurf a Boavista – Informazioni
Siamo atterrati davvero su un’ isola dell’arcipelago di Capo Verde o siamo stati dirottati su Marte e quella distesa blu è l’acqua di cui tutti parlano?
No, aspettate, c’è vita…ci ha appena attraversato la strada qualcosa…Un asino! Il primo dei tanti che incontreremo lungo le strade brulle e sterrate e che ci faranno compagnia, insieme a capre, cavalli e a qualche gallina, durante i nostri spostamenti in pick up lungo questa splendida e quasi vergine isola capoverdiana.
Dimenticate gli scenari verdi lussureggianti delle isole tropicali con le loro distese di palme, qui a Boavista sono tre i colori predominanti: il marrone della terra e delle rocce nelle sue infinite tonalità, il bianco delle soffici dune di sabbie e il turchese dell’oceano.
Le chiome dei pochi alberi che hanno deciso di mettere qui le loro radici, indicano perfettamente la direzione del vento.
Si, perché qui il vento davvero non manca. Durante il kite-camp organizzato da Duotone Pro Shop Roma al quale si è unito il nostro Centro-Scuola di Kitesurf Roma PKR, ha goduto di vento 7 giorni su 7.
A dare un po’ di vivacità al resto dell’ isola, ci ha pensato il tocco umano: i piccoli paesini che si incontrano nell’ entroterra così come Sal Rei, la cittadina e centro commerciale dell’isola, sono un alternarsi di graziose case colorate che tanto ricordano i paesi del Centro e del Sud America.
Insomma, le premesse per una bellissima avventura con il kite al seguito ci sono proprio tutte.

Raggiungere Boa Vista è davvero semplice, due sono le compagnie aeree che servono l’ Aeroporto Internazionale Aristides Pereira: Neos Air con volo diretto e la Tap con uno scalo breve (poco più di un’ ora) a Lisbona.
Kitesurf a Boavista – Il viaggio
Noi abbiamo scelto di viaggiare con la Tap Air Portugal e consigliamo questa opzione a chi viaggia con tavola twin-tipTavola per il kitesurf che può navigare in entrambe le direzioni. Può essere equipaggiata sia con dei pads che dei boots. Al di sotto della tavola twin tip sono montate... al seguito, poiché le misure della sacca sportiva rientrano nel bagaglio da stiva purché non si superino i 23 kg di peso, il che vuol dire che non sono previsti costi aggiuntivi nel biglietto per portare la propria attrezzatura con sé.
Il volo dura complessivamente circa 8 ore, incluso lo scalo a Lisbona.
Se preferite optare per il volo diretto, invece, dovrete mettere in conto una spesa extra.
Il costo per la sacca sportiva con la Neos è di circa 200 euro a tratta e prevede un peso massimo di 30 kg.
In questo caso, il consiglio che vi diamo è di trovare un compagno di sacca con cui dividere questa esoso costo e lo spazio nella extra-bag.
All’arrivo in aeroporto di Boavista, al controllo passaporti, dovrete pagare il visto per il soggiorno turistico, circa 31 euro.


Boavista, la moneta
La moneta locale è lo scudo caboverdiano, in tutta l’isola accettano l’euro, anzi, capiterà spesso che vi diano metà resto in euro e metà in scudo.
Il consiglio che vi diamo è di cambiare gli euro in moneta locale o ritirare gli scudo ad uno dei diversi sportelli ATM presenti a Sal Rei, per risparmiare il 10% sulla conversione (in eccesso) dei prezzi, che per facilità di conteggio, normalmente viene fatta.
Kitesurf a Boavista – Informazioni su dove alloggiare
Le strutture per soggiornare sull’isola sono in grado di accontentare tutti i gusti: dagli enormi villaggi turistici all-inclusive a strutture indipendenti.
La nostra scelta è ricaduta su una villetta sulla spiaggia di Praya de Chaves dove ci siamo trovati benissimo e con colazione inclusa, per ovvie ragioni logistiche.


È risultato un buon punto strategico per alloggiare, a meno di 10 minuti dall’aeroporto e a circa15 minuti di distanza da Sal Rei
A circa 3 km di strada asfaltata vi è il piccolo e grazioso paesino di nome Rabil, ha due piccoli supermercati per acquistare i beni di prima necessità, prima tra tutti l’acqua che vi consigliamo di portare con voi sempre in grandi quantità nei vostri spostamenti, e un ristorantino dove poter mangiare la cucina kriola.
Avrete inoltre la possibilità di uscire con il kite proprio sotto la stanza del resort o davanti alla vostra graziosa casa sul mare.


Vi consigliamo di affittare un alloggio nei dintorni di questa parte dell’isola e di spostarvi per raggiungere gli spot
Solo un’altra informazione indispensabile, affittare un pick up 4×4 (possibilmente con il differenziale funzionante) non è un’ opzione, è imprescindibile per raggiungere alcuni dei migliori spot per fare kite.
Le temperature tipiche di Boavista
Le temperature a febbraio oscillano tra i 24 e i 26 gradi, ma nei giorni del nostro kite camp
I locals ci hanno confermato che questo è il clima che si trova abitualmente, va ricordato però che la percezione delle temperature varia con l’aumentare del vento. Basta qualche nodo in più per sentire il bisogno di una felpa.
In acqua per praticare il kitesurf la muta
Abbandonate a casa senza remore la muta 5/4. Se poi doveste avere ancora peso disponibile nella sacca potete azzardare in aggiunta una maglia termica 2 mm o una muta shorty per la donne da utilizzare nelle giornate più calde, in alcuni momenti non ci sarebbe dispiaciuto averle con noi.
Kitesurf a Boavista – Quale kite portare?


Per quanto riguarda la misura dei kite, è sempre bene monitorare le previsioni
L’ideale sarebbe portare almeno due vele, poiché l’intensità del vento può variare considerevolmente anche nel giro di poche ore.
Nel nostro caso, specifichiamo per chi non ci conoscesse che siamo twin-tip addicted, le accoppiate vincenti sono state 12 e 10 per gli uomini e 10 e 8 per le donne.
Le misure di kite più utilizzate dai nostri amici con tavola strapless sono state la 10 e la 8.
Lo Spot di Ervatao


Uno degli spot più belli e con maggiori garanzie di vento, grazie anche alla componente termica, è la bellissima spiaggia di Ervatao.
Come arrivare ad Ervatao
Raggiungerla è già di per sé una fantastica avventura, ma se non avete un pick up, abbandonate immediatamente l’idea di andarvi.
Non improvvisate, il percorso è impervio, spesso senza campo per chiamare eventuali soccorsi e non c’è nulla e nessuno a cui chiedere aiuto o assistenza nel raggio di km e km…e km!
La prima volta che vi imbarcherete per raggiungere lo spot di Ervatao, vi consigliamo di farlo con qualcuno che conosce già come arrivarci.
Attraverserete 3 paesini lungo il tragitto, molto lontani l’uno dall’altro che sono anche gli unici punti in cui troverete delle indicazioni, dopodiché dovrete orientarvi tra la natura e seguendo i massi con le frecce dipinte.
Non fate affidamento sulla speranza di poter chiedere informazioni ai passanti, perché le uniche forme di vita saranno i corvi neri che sorvoleranno sulle vostre teste.
Evitate di improvvisare per strade alternative o per altri sentieri, anche se battuti, possono portarvi dal lato opposto della montagna!


La distanza effettiva non ha nulla a che vedere con la distanza percepita, la prima volta vi sembrerà di non arrivare mai…anzi, in certi momenti vi sembrerà impossibile anche solo ipotizzare che nascosto da qualche parte dietro quella montagna o quella infinita strada sterrata e deserta vi possa essere davvero l’oceano.
Giurerete a voi stessi di non tornarci più, ma poi ecco che la monotonia del paesaggio viene bruscamente interrotta da una macchia bianca in lontananza che volge ad un’infinita distesa azzurra.
E se avrete ancora dei dubbi, a farvi cambiare definitivamente idea ci penserà lo spot!


Il paesaggio è spettacolare, nel momento in cui stesso in cui arriverete non vorreste essere da nessun’altra parte.
E vedrete che la volta successiva anche il viaggio risulterà molto più piacevole.
Qui a farla da padrona è solo la natura, non ci sono bar, abitazioni, nulla di nulla…siete voi, il mare e le montagne.
Proprio per questo portate una bella scorta di acqua, nei supermercati vendono le bottiglie da 5 litri, e da mangiare.
Può essere utile portare anche un kit di primo soccorso.
Per chi è adatto lo spot di Ervatao?
Chiariamo subito che non è uno spot per principianti, è necessario avere buona padronanza della bolina
Qui il vento entra sempre side-off, i bordi di rientro possono quindi risultare più impegnativi e la difficoltà di scarrocciare in mare aperto non è da sottovalutare.
Anche perché non sono presenti scuole kite e di conseguenza mezzi di soccorso/recupero.
La condizione con cui la spiaggia di Ervatao dà il meglio di sé è con il vento che soffia da Nord-Est.


Il fondale è principalmente sabbioso, ma sia sopravvento
Quelli sopravento sono facilmente individuabili, la roccia è scura e contrasta in modo evidente con il colore dell’acqua.
Quelli sottovento sono un pochino più insidiosi, hanno il colore della sabbia, sono molto vicini al bagnasciuga e probabilmente ve ne accorgerete quando ormai ci sarete finiti sopra.
Vi consigliamo il body drag
Lo spot di Ervatao sa accontentare un po’ tutti, in alcune giornate ci ha stupiti e deliziati con un super flat da fare invidia alle lagune brasiliane, ma la vera protagonista qui è l’onda e la sua qualità.
Il mix di beach break e reef permette il formarsi di onde regolari e ben strutturate, con altezze che variano tra gli 1.5 metri e i 3.5 metri, a seconda delle mareggiate.
L’altra componente determinante per l’aumento dell’altezza dell’onda sono le maree: le onde raggiungono il loro massimo potenziale in prossimità dei picchi di alta e bassa marea, più nello specifico, circa un’ora prima e un’ora dopo rispetto al picco.
Lo spot di Praya Varandinha
Il secondo spot che abbiamo visitato, più facile da raggiungere e più vicino alla vita ma neanche troppo, è Praya Varandinha.


È necessario anche qui il pick up, vi troverete a passare tra scenografiche dune di soffice sabbia bianca, così soffice che il rischio di restare impantanati senza un efficiente 4×4 è una certezza.
La spiaggia è ampia, anche qui non c’è alcun punto di ristoro o kite zone ufficiale, sarete nuovamente voi, l’oceano e il faro che veglierà su di voi dall’alto di un promontorio roccioso a picco sul mare.
Il vento che lavora meglio qui è il Nord che entra side-off.
Il fondale è sabbioso e l’onda destra, regolare e potentissima, può raggiungere i 3,5 metri.
I nostri amici cacciatori di onde si sono divertiti davvero molto nelle due giornate che abbiamo passato qui.


Ma anche noi con la tavola twin tip abbiamo trovato una valida palestra per allenarci sui trick
Lo Spot Praya de Chaves
L’ultimo spot in cui siamo usciti e di cui vi parleremo è proprio quello più vicino alla nostra casa, ossia Praya de Chaves.


Come punto di riferimento potete prendere il villaggio Royal Orizon.
Per uscire, vi consigliamo il tratto di spiaggia davanti al villaggio o poco più sottovento per l’assenza di scogli.
È uno spot decisamente non per principianti, qui la presenza del sottostante beach break, forma un’onda close out, una bella sfida anche per i più esperti.
Sopravento invece c’è però l’ insidia degli scogli peraltro popolati da una grande colonia di ricci di mare su cui finireste in caso di scarroccio.
Salendo ancora sopravvento verso Sal Rei, all’ altezza del beach bar Morabeza, incontrerete delle scuole ufficiali di kite.
Kitesurf a Boavista – Ultime informazioni e raccomandazioni


Gli unici benzinai incontrati sono quelli a Sal Rei, anche in questo caso quindi non sfidate la sorte.
Se lungo la strada doveste incontrare qualcuno che fa l’autostop, siate gentili e dategli un passaggio, vi accorgerete presto che le distanze su quest’isola sono enormi ed è inoltre un ottimo modo per entrare in contatto con i locals.
Non passate a velocità sostenuta nei villaggi, qui gli animali sono liberi e potreste rischiare di investire galline e capre, oltre che le persone.
L’isola è in costruzione, ci sono strade asfaltate ancora chiuse che forse a breve miglioreranno la qualità della viabilità.
Quindi…no stress…non siamo approdati su Marte ma su un piccolo paradiso del kitesurf!
Kite-Camp Boavista 2020 – Galleria Fotografica
Kitesurf a Boavista – Informazioni utili per il viaggio
PKR – Scuola e Centro di Kitesurf a Roma