La barra di controllo (barra o bar o boma) è lo strumento che ci permette di controllare e pilotare il kite.
Tutti i nostri impulsi e comandi rivolti all’ala, inclusi quelli involontari, partono proprio dalla barra, mediante semplici movimenti delle mani. È costituita da molteplici elementi, ognuno con funzioni e materiali specifici.
La parte della barra concepita per essere impugnata ha una forma tubolare e viene chiamata “impugnatura della barra” È solitamente costruita in alluminio o carbonio con un rivestimento in EVA o in gomma antisdrucciolo, per garantire la presa (grip) e la tenuta delle mani durante tutta l’attività sportiva.
La componente tubolare della barra è lo strumento che utilizziamo per direzionare il kite, generare la sua potenza e di conseguenza controllarlo in maniera attiva e diretta mediante movimenti delle braccia.
Alle due estremità della barra di controllo, vi sono due zone concave, definite avvolgi cavi, che svolgono la funzione di facilitare il riavvolgimento delle linee in fase di smontaggio dell’attrezzatura. La maggior parte delle barre hanno in dotazione anche degli elastici per fermare i cavi una volta arrotolati. Riavvolgere la barra ordinatamente vuol dire evitare possibili nodi sulle linee e soprattutto una maggiore facilità e velocità di srotolamento in fase di armeggio del kite.
Sopra i due avvolgi cavi, partono i bar floater, rivestiti in schiuma galleggiante. Al loro interno passano i due cavi posteriori (le back lines) che si collegano alle due estremità del kite (tips). Per evitare confusione e assicurare un corretto montaggio della barra, che si traduce poi in sicurezza, la back line destra e la back line sinistra sono diversificate per colore. La parte sinistra della barra è di colore rosso.
La parte frontale del kite, invece, è collegata alla barra grazie a due cavi centrali: le front lines. A seconda del modello del kite, le front lines possono essere collegate direttamente alle estremità della leading edge oppure tramite un sistema di brigliatura.
Sebbene la maggior parte delle vele sul mercato sia a quattro cavi, esistono alcuni modelli di kite che prevedono una quinta linea. La presenza del quinto cavo facilita il rilancio del kite dall’acqua e rappresenta un efficace sistema di sicurezza per annullare la potenza dell’ala in caso di necessità. Su alcuni modelli di kite a cinque cavi, la quinta linea svolge anche una funzione strutturale.
La barra di controllo presenta un foro al centro, attraverso il quale passa un dispositivo estremamente importante: il de-power. Salvo qualche eccezione, generalmente il de-power è realizzato con un sistema di cavi con strozzascotte o con cinghie scorrevoli (carrucola) che si uniscono alle due linee centrali del kite (front lines).
Il risultato di questa unione è la cima del depower: un unico cavo passante per il centro del boma. Il trim del de-power è l’azione che ci permette di regolare lunghezza delle front lines agendo staticamente sull’angolo di incidenza della vela e quindi sulla sua potenza.
Tirando la cima del de-power verso la barra di controllo parte della potenza viene scaricata, rilasciandola il kite viene invece potenziato. Quest’azione può essere svolta ogni qualvolta ce ne sia bisogno, all’inizio dell’uscita per regolare la potenza del kite rispetto alla quantità del vento, o durante le session in acqua a causa di improvvise variazioni del vento. L’angolo di incidenza può essere regolato anche sui diversi nodi presenti sui punti di attacco delle linee del boma al kite.
Sotto la barra di controllo è presente un anello di gomma dura: il chicken loop. Questo elemento è ciò che ci tieni ancorati al kite. Questo piccolo anello va inserito sul gancio del trapezio che stiamo indossando.
Da questo momento, tutta la trazione che il kite genera, verrà trasmessa dai cavi centrali direttamente sul trapezio, lasciando le mani libere di pilotare il kite e le barra di scorrere su e giù sul de-power.
Come abbiamo già detto, all’estremità della barra sono presenti le back lines, quindi quando manovriamo la barra, le azioni di avvicinarla o allontanarla da noi, determinano una variazione dell’inclinazione della vela rispetto al vento.
Tale inclinazione è chiamata angolo di incidenza ed è ciò da cui dipende in parte la trazione esercitata dal kite.
Il sistema del de-power ci permette di dosare la potenza del kite, variando l’angolo di incidenza della vela grazie a due semplici movimenti delle braccia, che possono essere eseguiti in qualsiasi momento e adattati in base alle necessità.
Sul chicken loop è presente il quick release, che è un meccanismo di sicurezza e di sgancio rapido in caso di emergenze o quando vogliamo liberarci dal tiro della vela.
Questo meccanismo consente al kiter di svincolarsi da tre linee della barra e, di conseguenza, dalla trazione del kite.
Esistono diverse tipologie di quick release: moschettoni, fascette in velcro, sistemi ad incastro. A prescindere dal tipo, quando viene utilizzato lo sgancio rapido, il kite resta collegato a noi solo con una linea, capovolgendosi o distendendosi a bandiera, senza più generare potenza.
L’ala resta ancora legata a noi grazie al leash, un altro sistema di sicurezza, che possiede a sua volta un gancio da aprire in caso ci si voglia liberare completamente dell’attrezzatura.