Muta da kitesurf – Guida all’acquisto per le varie condizioni meteorologiche
Muta kitesurf: quale scegliere
La muta per il kitesurf è un accessorio sul quale porre tantissima attenzione; un acquisto sbagliato può far si che le vostre uscite in kitesurf si trasformino in un incubo.
Gli Atleti del Centro di Kitesurf PKR utilizzano delle mute più o meno pesanti per quasi l’intero arco dell’anno, anche nei mesi estivi.
Se non siete ferrati in materia ed avete necessità di acquistare una muta da kitesurf, prima di procedere e rischiare una scelta alla cieca, vi consigliamo di dedicare qualche minuto a questo articolo, una mini guida su: muta per il kitesurf, quale scegliere.
Vi daremo tutte le informazioni necessarie per potervi orientare tra i vari modelli di mute da kitesurf disponibili, le diverse tipologie saranno suddivise sulla base di alcune delle loro caratteristiche principali.
Cominciamo con il risolvere un primo dubbio che ci permette anche di introdurre una prima differenziazione: muta stagna o muta in neoprene?

In questa nostra guida, descriveremo le caratteristiche esclusivamente delle mute in neoprene semi-stagne o umide, quelle che in inglese vengono chiamate wetsuitLa muta rappresenta la seconda pelle per il kiter, proprio per questo deve essere della misura giusta, del materiale giusto e della quantità di neoprene adeguato alla stagione in cui si indossa. L’acquisto di una..., poiché sono quelle più utilizzate e rappresentano il 90% del mercato mondiale.
Escluderemo quindi le mute stagne, adatte solo ad alcuni tipi di clima molto particolari e freddi.
Stessa sorte toccherà alle maglie in lycra poiché non svolgono una funzione di termoregolazione corporea, difatti hanno solo il merito di proteggere la pelle dai raggi UV.
Perché nel kitesurf può essere necessaria la muta


Il corpo umano quando è immerso nell’acqua perde calore molto velocemente, questo vuol dire che, a differenza di quando si trova nell’atmosfera, non riesce, a lungo andare, a mantenere la temperatura interna a 36,5 gradi centigradi.
Questa incapacità di termoregolazione non è limitata solo alle situazioni in cui l’organismo entra in contatto con acque dalle temperature particolarmente rigide, puó verificarsi anche in acque molto più miti specie se l’organismo vi rimane esposto a lungo. Ecco perché in quasi tutti gli sport acquatici dove l’atleta rimane a mollo per un lungo lasso temporale, si ricorre all’utilizzo della muta.
Le origini di questo prezioso indumento tecnico in neoprene che noi oggi chiamiamo muta, risalgono all’invenzione dello “scafandro” di Leonardo Da Vinci.
Le temperature del Mar Mediterraneo


La prima cosa essenziale per la scelta della muta è quella di conoscere le temperature dell’acqua dove andremo a fare kitesurf.
Non ci resta quindi che darvi qualche breve, ma utile informazione, riguardante la temperatura dell’acqua in superficie del Mar Mediterraneo nelle diverse stagioni.
Le temperature del Mar Mediterraneo possono variare con degli estremi compresi tra gli 11 ed i 32 gradi centigradi. Solitamente nei mesi estivi varia tra 23 ed i 30 gradi centigradi mentre nella stagione invernale oscilla tra i 12 ed i 18 gradi centigradi.
I mesi in cui la temperatura dell’acqua in superficie è più calda sono luglio ed agosto mentre quelli in cui è più fredda febbraio e marzo.
Prendendo come riferimento il litorale di Roma ecco la temperatura media dell’acqua in superficie espressa in gradi centigradi nei singoli mesi:
- Gennaio 15
- Febbraio 14
- Marzo 14
- Aprile 15
- Maggio 18
- Giugno 22
- Luglio 25
- Agosto 27
- Settembre 25
- Ottobre 22
- Novembre 19
- Dicembre 15
La temperatura nelle diverse zone del Mediterraneo è abbastanza omogenea, il Mar Ionio è quello più caldo ma solo di uno due gradi rispetto agli altri mari.
I vari modelli di muta per il kitesurf


È quindi arrivato il momento di capire che muta indossare a seconda della stagione in cui ci troviamo.
Le mute da kite attualmente più usate sono di quattro tipi, le abbiamo suddivise in ordine crescente sulla base del loro utilizzo: da quelle adatte per le acque più calde fino a quelle per temperature più proibitive.
Vediamole insieme:
- Maglietta in neoprene (1,5 – 2,5 mm)
- Shorty (manica corta o lunga, gamba corta 2-3 mm)
- Over Knee (manica lunga, gamba sotto il ginocchio 3-2 o 4-3 mm)
- Intera (manica lunga, gamba lunga 3-4 o 4-5 mm)
Per facilitarvi ancora di più su quale muta da kitesurf scegliere, abbiamo deciso di prendere come riferimento le caratteristiche del Mar Tirreno Centrale e di stilare una tabella con la muta più adatta da utilizzare a seconda dei vari mesi dell’anno.
Come abbiamo già detto la temperatura del Mediterraneo è abbastanza uniforme nelle varie zone quindi, con piccole variazioni, questa tabella potrebbe essere usata anche per le altre località di mare italiane.
Quale muta utilizzare nel corso dell’anno nel nostro mare
Mesi/Muta | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic |
Maglietta | x | x | x | |||||||||
Shorty | x | x | x | x | ||||||||
Over Knee | x | x | x | x | x | x | ||||||
Intera | x | x | x | x | x | x | x |
Maglietta in neoprene


La maglia in neoprene è un indumento tecnico che, negli ultimi tempi, sta riscuotendo un grande successo. È utilizzabile solo nei mesi estivi e non offre un grande isolamento termico.
E’ però molto comoda da indossare e non limita assolutamente
i movimenti del kiter
La maglietta in neoprene può essere con manica lunga o manica corta. Lo spessore di neoprene con cui viene prodotta, solitamente varia tra 1,5 mm e 2,5 mm.
Nei mesi estivi la maglia in neoprene è un must per i kiter che intendono fare session lunghe. Nonostante il nostro mare sia relativamente caldo e si potrebbe stare in acqua anche con il solo costume, avere una maglia in neoprene che mantenga un minimo il calore corporeo non è cosa da sottovalutare, specie in caso di session molto lunghe.
E’ adatta solo ed esclusivamente nelle giornate estive, si rivela molto utile per proteggere la pelle al 100% dall’esposizione ai raggi UV, ma non è di nessuna utilità quando le temperature del’acqua cominciano a scendere.
Muta shorty


Un altro tipo di muta da utilizzare con quando le temperature sono ancora più che gradevoli, è la muta shorty.
Lo strato di neoprene che compone questa gamma di prodotti, generalmente varia tra 1-2 mm e 2-3 mm.
A seconda del modello, il sistema di chiusura può essere back zip
Adatta nei mesi primaverili avanzati e nei mesi estivi, si contraddistingue per una capacità di isolamento sicuramente migliore rispetto a quella della maglietta termica ma complessivamente non rappresenta il top nello svolgere questa funzione.
Generalmente le cuciture non sono stagne e questo ne riduce sicuramente le potenzialità in termini di isolamento termico.
Muta over knee


In questo tipo di mute, la capacità di isolamento termico è nettamente più marcata.
Vengono prodotte con uno spessore di neoprene di 2-3 o di 4-3 mm.
Il sistema di chiusura può essere sia front zip, che back zip; noi della Scuola di Kitesurf Roma PKR prediligiamo il primo, che si è un po’ più scomoda da indossare ma è molto più efficace nel evitare l’entrata dell’acqua.
I materiali e le finiture delle mute da kitesurf over knee sono molto curati e possono raggiungere lo stesso livello tecnico delle mute invernali.
Queste mute possiedono almeno due vantaggi: sono più agevoli da indossare rispetto alle mute intere e garantiscono un buon grado di comodità in termini di agilità, tanto da poter essere paragonate quasi alle mute shorty.
Adatta in varie situazioni e stagioni, da noi si può usare da aprile a novembre, ad esclusione dei mesi più caldi di luglio e agosto.
Muta intera


Le mute intere sono quelle che, solitamente, devono resistere alle temperature più fredde, proprio per questo sono costruite con i migliori accorgimenti tecnici per evitare la dispersione di calore corporeo.
Le cuciture solitamente sono stagne ed i rivestimenti interni sono appositamente studiati per essere caldi e confortevoli sulla pelle.
Lo spessore di neoprene utilizzato può essere di 3-4 mm o 4-5 mm.
Prodotte nelle versioni front o back zip, noi consigliamo anche in questo caso la chiusura sul davanti, poiché limita l’ingresso dell’acqua dal collo.
È decisamente scomoda da infilare e abbastanza limitante nei movimenti, nonostante gli ultimi tipi di neoprene siano decisamente elastici, ma è il solo prodotto che vi consentirà di fare kite nei periodi più freddi dell’anno.
Non è possibile scendere troppo di qualità nella scelta della muta intera, dovrete puntare su un prodotto di alta qualità se siete intenzionati a praticare il kitesurf nel Mar Mediterraneo durante la stagione invernale.
Da ricordare assolutamente


Prima di scegliere ed acquistare una muta da kitesurf provatela indosso. Le misure possono variare da marca a marca, ma devono calzare come una seconda pelle.
Attenzione alla taglia giusta
Le mute, specialmente quelle invernali, devono calzare come una seconda pelle, senza lasciare spazi vuoti tra il neoprene e il corpo
La muta della taglia giusta entrerà con un po’ di fatica e forse la prima sensazione sarà quella di sembrarvi troppo stretta. Prima di scartarla e provarne una più grande pensate che la state indossando in un camerino riscaldato di un negozio e magari il sudore non la fa scorrere a dovere. Dopo averla indossata chiedete consiglio al negoziante che, se siete alle prime armi, avrà un occhio più esperto di voi.
Come custodire la muta
Per evitare che la vostra muta si rovini prima del previsto, non lasciatela mai ad asciugare al sole per molto tempo.
E buona prassi farla asciugare girata a rovescio, questo accorgimento diventa indispensabile se per qualche motivo non potete evitare di lasciarla esposta ai raggi solari.
Mute troppo vecchie
Il neoprene tende ad invecchiare anche se non usato, quindi comprare mute nuove ma prodotte 4 o 5 anni prima può non essere un ottima scelta per quanto il prezzo sia allettante.
Un neoprene secco non vi garantirà l’adeguato isolamento termico e soprattutto la mobilità del corpo.
Come indossarle
Non tentate di migliorare l’isolamento mettendo delle maglie di lycra sotto le mute. Quest’ultime vengono prodotte con tessuti appositamente studiati per essere confortevoli sulla pelle e per migliorare l’isolamento termico a contatto con l’epidermide. Mettere una lycra o altri indumenti che rimangono bagnati potrebbe creare l’effetto opposto alle vostre intenzioni.


Muta kitesurf: quale scegliere
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