Pensieri e considerazioni di un Kiter innamorato della vita
Praticando uno sport fantastico come il kitesurf è facile incontrare persone fantastiche.
Ermanno Rubini è una di queste!
Senza perdere tempo a soffermarci sulle sue capacità tecniche pensiamo sia più interessante raccontarvi che, da quando lo conosciamo, non c’è stato un giorno in cui il sorriso è mancato sul suo viso, mai parole negative sono uscite dalla sua bocca.
Ha voluto inviarci questi suoi pensieri che siamo lieti di riportarvi…
“L’8 febbraio scorso non sono “uscito con il kite”, ho guardato la Nazionale di Rugby al 6 Nazioni. Del resto è qualcosa che faccio sin dal 1977. Non so quanti KitersIl termine kiter identifica lo sportivo che pratica la disciplina sportiva del kitesurf. La definizione "kiter" non specifica la specialità del praticante (freestyle, wave, race, big air, hydrofoil) ma solo... abbiano ricordi di quel periodo: ad esempio, il mio primo Istruttore di Kite nel 1977 non era ancora nato ed il Kitesurf sarebbe stato inventato circa 22 anni dopo…
Tanto per contestualizzare, all’epoca si chiamava 5 Nazioni perché Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda e Francia se le davano di santa ragione solo, strettamente, tra di loro. L’Italia era talmente scarsa da non poter neanche essere invitata ad una “amichevole”. Che poi qui le “amichevoli” non esistono, si chiamano Test-Match visto che di amichevole non c’è niente.
Guardando questo Torneo, ora in compagnia dei miei figli in piedi a cantare l’Inno degli Italiani, che nel Rugby lo abbiamo da sempre cantato tutti a squarciagola e con le lacrime agli occhi, riflettevo sul Rugby e sul Kite, spiralizzando le rispettive peculiarità: le mie due Passioni Sportive.
La prima me la porto dentro dall’adolescenza, la seconda dal giro di boa dei cinquantanni. La prima è insensibile alle intemperie, visto che non esiste la impraticabilità del campo… La seconda è strettamente connessa con le condizioni meteo
Ebbene, tra queste due “distanti” discipline sportive ho colto due parallelismi:
assenza di compromessi: o placchi o vieni travolto… o superi l’onda o ti sbatte sotto…
assoluta lealtà: non puoi mentire ai tuoi compagni, così come non puoi mentire alla natura…
Il primo parallelismo è allegoria di vita vissuta, visto che nelle cose che contano o ci sei o non ci sei. Il secondo parallelismo è allegoria di vita interiore, visto che non puoi mentire a te stesso.
…così, my friends, giusto una riflessione nero su bianco…”
Ermanno Rubini